
Una domenica speciale di Serie A. Sicuramente non si aspettavano i tifosi palermitani di perdere con un margine così ampio il derby contro i rivali acerrimi del Catania! Un 4-0 interno che non lascia scampi alla squadra di Ballardini che adesso dovrà subire la furia del Presidente Zamparini. Buona vittoria casalinga, invece, per l'Udinese che condanna il Lecce all'ennesima sconfitta ed ad una posizione di classifica veramente pericolosa. Chi, invece, fa un passo importante verso la salvezza è il Chievo che vincendo a Bergamo risorge definitivamente e si appresta a cercare punti sempre più importanti in questo finale di stagione. Pari molto mesto tra Torino e Cagliari al Sant'Elia che non risolve la classifica dei granata. Andiamo a vedere nel dettaglio la cronaca delle azioni salienti.
Bella partita, ma al 14' la gara si sblocca in favore del Catania che sfrutta un'eccellente accelerazione di Morimoto, il quale arriva sul fondo e mette al centro un cross rapido e teso su cui Ledesma si tuffa di testa, Amelia sfiora ma non trattiene e la palla è in rete. La partita si rende ancora più in salita per i rosanero un minuto dopo, perché Bresciano compie un intervento pericoloso quanto inutile su Morimoto che gli costa l'espulsione, quindi oltre ad avere un gol di svantaggio c'è anche l'uomo in meno per i palermitani. Episodio molto discusso al 32' per una punizione in favore del Palermo che secondo i giocatori era dentro l'area di rigore. Al 37' Ledesma rende il favore a Morimoto con un lancio in profondità che taglia fuori la difesa rosanero e condlude con il sinistro in corsa, beffando un Amelia non certo irresistibile. Palermo sotto di due gol e situazione che pare impossibile. Incredibile il gol di Mascara al 44' che fa prima impazzire Compagnoni e poi farlo zittire immediatamente dopo per finire con un: "Che goooooool, Mascara meglio di Beckham e Maradona! Un gol che farà il giro del mondo, se lo vedranno pure a Tonga questo!". Effettivamente la rete del fantasista catanese è superlativo, un'intuizione da centrocampo dopo un rimpallo e la palla finisce alle spalle di Amelia, leggermente fuori dai pali e, forse, distratto dal sole. Nella ripresa c'è un brivido per la difesa etnea sugli sviluppi di un calcio d'angolo su cui si supera Bizzarri per replicare al colpo di testa ravvicinato di Migliaccio e poi si avventano in due del Palermo sul pallone e spediscono alto. Altra parata eccezionale e d'istinto di Bizzarri sempre su Migliaccio che colpisce di testa, ma l'argentino vola. Passivo impietoso per il Palermo con il Catania che fa poker: bello spunto di Biagianti nella sinistra dell'area di rigore e mette bene al centro per Paolucci che mette il pallone dove non può arrivare Amelia.
L'Atalanta non entra bene in partita e ne approfitta in un paio di occasioni il Chievo, bravo a sfruttare delle defezioni della difesa orobica, ma Consigli si supera prima su Pellissier e poi in uscita su Makinwa lanciato in porta. Partita con ritmi piuttosto blandi che stentano a partire, ci prova Pellissier ad animarla con un buon sinistro, ma Consigli devia bene in angolo. Occasione clamorosa per Luca Cigarini su un calcio di punizione dai 25 metri che il centrocampista manda sulla traversa a Sorrentino che pareva battuto. Buona azione nella ripresa portata avanti da Valdes che poi serve De Ascentis al limite dell'area, angolata bene la conclusione del centrocampista, ma si allunga bene Sorrentino e sventa. Ancora un'ottima occasione per De Ascentis che sfrutta l'ottimo lavoro di Ferreira Pinto sulla destra e si inserisce, ma la voleé è di poco a lato. Più Atalanta che Chievo in questo avvio di ripresa. Chievo che non ci sta a subire l'iniziativa nerazzurra ed arriva il gol dell'ex: Frey mette un pallone teso al centro, Pellissier spizza e la palla arriva a Langella che conclude di prima e porta in vantaggio i clivensi. Arriva anche il rigore per il Chievo al 42' per un fallo di mano, si appresta a batterlo Pellissier che angola il destro, Consigli battezza bene l'angolo ma non ci arriva. Tre punti d'oro per i clivensi.
Partita piuttosto noiosa tra Udinese e Lecce, frammentata da tanti falli che causano calci di punizione dalla trequarti. Si tenta qualche cross al centro per trovare un colpo di testa vincente, ma le difese - e portieri - sono attenti e controllano le situazioni senza molte difficoltà. Incredibile la noia di questa gara che stenta a partire con occasioni pericolose, mentre l'Udinese guadagna coraggio e va vicinissima al vantaggio al 65' con un colpo di testa di Floro Flores da distanza ravvicinata, ma è bravo Benussi a sventare d'istinto. Comunque la squadra friulana che domina nella ripresa con un maggiore possesso palla. Le occasioni migliori però arrivano dai calci piazzati. Al 29', dopo tanti palloni messi al centro, D'Agostino decide di tirare dal limite con il suo sinistro; intuizione giusta perchè la traiettoria inganna Benussi e la squadra di Marino va - giustamente - in vantaggio. Arriva anche il colpo del ko con la rete di Pasquale, ma Benussi regala letteralmente il pallone al terzino che deve solamente mettere dentro. Seconda vittoria consecutiva per l'Udinese ed anche Pozzo esulta in tribuna.
Le due squadre controllano con tranquillità il campo, ed è più la premura del Torino di cercare un gol che del Cagliari. I sardi mettono il naso in avanti quando possono, altrimenti tentano l'azione ragionata ed attenzione difensiva per non rischiare troppo. Pochi gli spazi del Torino che, comunque, cerca in alcune occasioni di mettere in difficoltà il Cagliari e Marchetti. Il Cagliari ha un'ottima occasione che arriva sui piedi di Matri, ma si lascia sfuggire un'ottima occasione a tu per tu con Sereni, spedendo malamente addosso al portiere. I granata provano a sfruttare qualche calcio da fermo per trovare la spizzata al centro da parte di un compagno, ma è il Cagliari ad avere l'occasione migliore della ripresa con Jeda che libera bene Cossu sulla sinistra, palla morbida al centro, ma il colpo di testa di Lazzari è impreciso da posizione favorevole. Finisce così una gara senza avere mai veri sussulti.
Bella partita, ma al 14' la gara si sblocca in favore del Catania che sfrutta un'eccellente accelerazione di Morimoto, il quale arriva sul fondo e mette al centro un cross rapido e teso su cui Ledesma si tuffa di testa, Amelia sfiora ma non trattiene e la palla è in rete. La partita si rende ancora più in salita per i rosanero un minuto dopo, perché Bresciano compie un intervento pericoloso quanto inutile su Morimoto che gli costa l'espulsione, quindi oltre ad avere un gol di svantaggio c'è anche l'uomo in meno per i palermitani. Episodio molto discusso al 32' per una punizione in favore del Palermo che secondo i giocatori era dentro l'area di rigore. Al 37' Ledesma rende il favore a Morimoto con un lancio in profondità che taglia fuori la difesa rosanero e condlude con il sinistro in corsa, beffando un Amelia non certo irresistibile. Palermo sotto di due gol e situazione che pare impossibile. Incredibile il gol di Mascara al 44' che fa prima impazzire Compagnoni e poi farlo zittire immediatamente dopo per finire con un: "Che goooooool, Mascara meglio di Beckham e Maradona! Un gol che farà il giro del mondo, se lo vedranno pure a Tonga questo!". Effettivamente la rete del fantasista catanese è superlativo, un'intuizione da centrocampo dopo un rimpallo e la palla finisce alle spalle di Amelia, leggermente fuori dai pali e, forse, distratto dal sole. Nella ripresa c'è un brivido per la difesa etnea sugli sviluppi di un calcio d'angolo su cui si supera Bizzarri per replicare al colpo di testa ravvicinato di Migliaccio e poi si avventano in due del Palermo sul pallone e spediscono alto. Altra parata eccezionale e d'istinto di Bizzarri sempre su Migliaccio che colpisce di testa, ma l'argentino vola. Passivo impietoso per il Palermo con il Catania che fa poker: bello spunto di Biagianti nella sinistra dell'area di rigore e mette bene al centro per Paolucci che mette il pallone dove non può arrivare Amelia.
L'Atalanta non entra bene in partita e ne approfitta in un paio di occasioni il Chievo, bravo a sfruttare delle defezioni della difesa orobica, ma Consigli si supera prima su Pellissier e poi in uscita su Makinwa lanciato in porta. Partita con ritmi piuttosto blandi che stentano a partire, ci prova Pellissier ad animarla con un buon sinistro, ma Consigli devia bene in angolo. Occasione clamorosa per Luca Cigarini su un calcio di punizione dai 25 metri che il centrocampista manda sulla traversa a Sorrentino che pareva battuto. Buona azione nella ripresa portata avanti da Valdes che poi serve De Ascentis al limite dell'area, angolata bene la conclusione del centrocampista, ma si allunga bene Sorrentino e sventa. Ancora un'ottima occasione per De Ascentis che sfrutta l'ottimo lavoro di Ferreira Pinto sulla destra e si inserisce, ma la voleé è di poco a lato. Più Atalanta che Chievo in questo avvio di ripresa. Chievo che non ci sta a subire l'iniziativa nerazzurra ed arriva il gol dell'ex: Frey mette un pallone teso al centro, Pellissier spizza e la palla arriva a Langella che conclude di prima e porta in vantaggio i clivensi. Arriva anche il rigore per il Chievo al 42' per un fallo di mano, si appresta a batterlo Pellissier che angola il destro, Consigli battezza bene l'angolo ma non ci arriva. Tre punti d'oro per i clivensi.
Partita piuttosto noiosa tra Udinese e Lecce, frammentata da tanti falli che causano calci di punizione dalla trequarti. Si tenta qualche cross al centro per trovare un colpo di testa vincente, ma le difese - e portieri - sono attenti e controllano le situazioni senza molte difficoltà. Incredibile la noia di questa gara che stenta a partire con occasioni pericolose, mentre l'Udinese guadagna coraggio e va vicinissima al vantaggio al 65' con un colpo di testa di Floro Flores da distanza ravvicinata, ma è bravo Benussi a sventare d'istinto. Comunque la squadra friulana che domina nella ripresa con un maggiore possesso palla. Le occasioni migliori però arrivano dai calci piazzati. Al 29', dopo tanti palloni messi al centro, D'Agostino decide di tirare dal limite con il suo sinistro; intuizione giusta perchè la traiettoria inganna Benussi e la squadra di Marino va - giustamente - in vantaggio. Arriva anche il colpo del ko con la rete di Pasquale, ma Benussi regala letteralmente il pallone al terzino che deve solamente mettere dentro. Seconda vittoria consecutiva per l'Udinese ed anche Pozzo esulta in tribuna.
Le due squadre controllano con tranquillità il campo, ed è più la premura del Torino di cercare un gol che del Cagliari. I sardi mettono il naso in avanti quando possono, altrimenti tentano l'azione ragionata ed attenzione difensiva per non rischiare troppo. Pochi gli spazi del Torino che, comunque, cerca in alcune occasioni di mettere in difficoltà il Cagliari e Marchetti. Il Cagliari ha un'ottima occasione che arriva sui piedi di Matri, ma si lascia sfuggire un'ottima occasione a tu per tu con Sereni, spedendo malamente addosso al portiere. I granata provano a sfruttare qualche calcio da fermo per trovare la spizzata al centro da parte di un compagno, ma è il Cagliari ad avere l'occasione migliore della ripresa con Jeda che libera bene Cossu sulla sinistra, palla morbida al centro, ma il colpo di testa di Lazzari è impreciso da posizione favorevole. Finisce così una gara senza avere mai veri sussulti.
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