giovedì 4 settembre 2008

Le Meteore del Calcio Italiano: Sixto Peralta

L'unico motivo per cui è stato scelto il ragazzo in questione è puramente statistico, essendo parte di una lista infinita di calciatori da me elencati che saranno trattati settimanalmente con la rubrica dedicata a "Le Meteore del Calcio Italiano". Si tratta di scoprire giocatori che nella nostra Serie A hanno messo piede, anche solo per un giorno, ma non sono mai stati ricordati degnamente; chi perchè non è mai riuscito ad esibirsi, chi perchè non ha mantenuto le aspettative e chi perchè magari non si è ambientato a dovere. In comune hanno tutti la caratteristica di essere stati meteore per il calcio italiano.

Il 16 Aprile del 1979 a Comodoro Rivadavia, piccola cittadina dell'Argentina meridionale (140.000 abitanti), nasce Sixto Raimundo Peralta Salso. Come tutti i ragazzini argentini, il tentativo di sfondare nel mondo del calcio è una delle cose in cima alla lista, e come tale, il giovane Sixto inizia il suo rapporto con il pallone, giocando in squadre amatoriali della sua piccola cittadina. In un torneo inter-regionale viene visionato da osservatori dell'Hùracan, i quali decidono di investire nel giovane talento di centrocampo per rinforzare la loro squadra, la quale naviga tra Primera e Segunda Division. Qui "Mumo", così sapronnanominato, fa il suo esordio da professionista contro il Lanùs ad appena 17 anni; militerà nella squadra di Bueons Aires dal 1996 al 1999, anno in cui conquistano la promozione in Primera Division e Sixto viene ceduto al Racing Club, spostandosi quindi nella zona metropolitana di Bueons Aires dopo aver collezionato ben 81 presenze e 12 gol tra i professionisti. Nell'Aprile del 1999 viene convocato da Pekerman nella Nazionale Under 20 che prenderà parte alla competizione tenutasi in Nigeria. Benchè la selezione sia composta da ottimi giocatori, tra i quali Cambiasso, Ducher, Gabriel Milito, Galletti, Costanzo, Rivarola, Insùa; l'Argentina ottiene solamente un deludente terzo posto nel loro girone, venendo eliminata da Croazia e Ghana. Anche l'inizio al Racing non è dei più felici, essendo la squadra colpita da una bancarotta che crea il panico nei tifosi, i quali si accolleranno poi le spese, permettendo l'iscrizione al campionato. Sixto ripagherà questi sforzi sfornando prestazioni su prestazioni di altissimo livello (31 presenze con 6 gol) ed attirando l'attenzione di club internazionali. A fine stagione il Racing cambierà gestione per evitare il fallimento finanziario e quindi vende i suoi "gioielli"; Sixto verrà acquistato dall'Inter all'età di 21 anni, venendo presentato alla Pinetina come il futuro della squadra nerazzurra. Esordisce nella triste partita della Supercoppa Italiana, giusto in tempo per giocarsi mezz'ora e vedere i compagni perdere. Dopo di questi minuti spiccioli riesce ad apparire nella partita con il Ruch Chorzow in Coppa Uefa, ma Marcello Lippi sembra non apprezzare particolarmente il talento del ragazzo e decide di farlo andare in prestito al Torino, che al tempo milita nella serie cadetta. Il bottino è piuttosto misero, 4 presenze ed una rete, e nella stagione successiva viene mandato in prestito in Inghilterra all'Ipswich Town, dove a sorpresa dovrà affrontare l'Inter nei turni de eliminazione della Coppa UEFA, riuscendo a vincere l'andata in Inghilterra per 1-0, ma non riuscendo a fermare Bobo Vieri e compagni nel ritorno a San Siro, partita persa per 4-1 (grazie alla tripletta di Bobone). Tutto sommato l'esperienza inglese non è delle peggiori e Sixto torna a Milano con un bottino di 22 presenze e 3 gol all'attivo. Si vocifera che ci sono le possibilità che rimanga in rosa a giocarsi le sue carte, ma alla fine è tutto fumo e niente arrosto, il ragazzo non sembra avere quello che ci si aspetta da un giocatore da Serie A e viene rispedito al Racing Club nel 2002-2003. Ritorno che dura soltanto una stagione, poiché per Mumo iniziano una serie di spostamenti, andandosene a giocare in Messico nel 2003-2004 per il Santos Laguna e poi nel 2004-2006 per il Tigres, giocando con continuità, ma senza grandi sussulti, a parte per il portafogli. L'anno successivo ricompie il tragitto della meteora e torna al Racing Club, facendo un discreto campionato ma senza segnare alcun gol. A sorpresa lo acquistano quelli del River Plate e per Sixto pare ci sia uno spiraglio ancora aperto, ma la stagione regala solamente 9 presenze condite con una rete. Si prospetta un ennesimo ritorno alla solita base, ma all'ultimo momento arriva una chiamata dall'Europa, precisamente dai rumeni del Cluj, prossimi avversari della Roma in Champions League. Pur di tornare nel continente europeo a dimostrare qualcosa Mumo andrebbe ovunque, quindi accetta senza remora, ricordandosi poi che ci sono anche i prestigiosi gironi di Champions da potersi giocare. Sicuramente per una meteora del calcio italiano, la possibilità di giocarsi un girone con: Chelsea, Girondins Bordeaux, ma soprattutto la Roma è sicuramente una gioia immensa e chissà che magari non riesca a fregare proprio noi che lo abbiamo considerato un vero e proprio "pacco". Stupiscici Sixto.


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