Il ragazzo di Caltagirone (22 agosto 1979) ha sempre ricoperto vari ruoli del fronte offensivo, ma quello di trequartista - o comunque dietro le punte - è quello dove rende al meglio, proprio come in questa stagione. La sua statura brevilinea lo rende sgusciante e la sua tecnica e visione di gioco fanno sì che possa andare sia alla conclusione personale che suggerire corridoi per i compagni. Inoltre, ha da sempre uno spiccato senso della posizione ed abilità negli inserimenti. Il suo modello è Baggio, ma Mascara è sempre rimasto umile ed è questa una delle sue maggiori qualità.
Quella di Mascara è una storia particolare, poiché inizia a giocare nell'oratorio della sua parrocchia, quasi come in una scena da film. Tuttavia un giocatore così non poteva passare inosservato ed a sedici anni esordì nei Dilettanti con il Ragusa, collezionando 29 presenze e 5 reti, niente male per un ragazzino. Nel 1997 viene acquistato dalla Battipagliese dove gioca per tre stagioni, rendendo piuttosto bene a livello personale, ma la squadra cadde dalla C1 ai Dilettanti, ma c'erano comunque allenatori pronti a puntare sul suo talento, tra i quali Ammazzalorso - che all'epoca era tecnico dell'Avellino e ne richiese l'acquisto. La stagione nelle fila degli irpini fu un successo e da lì si intravide la duttilità tattica del giocatore che scese in campo come centravanti, terminando la stagione con uno score incredibile di 29 partite e 16 reti in C1, più 2 partite e 1 rete negli spareggi per la B, persi contro - destino ha voluto - il Catania.
Nel 2001 passa alla Salernitana con cui esordisce in Serie B e la stagione successiva arriva a Palermo, ma la sua esperienza da Zamparini non è di quelle felici, poiché dopo un inizio "razzo" viene fermato da un brutto infortunio che lo ha tenuto fuori gran parte della stagione e nel gennaio 2003 lascia Palermo per passare al Genoa. Il grifone poteva essere la sua grande possibilità ed i rossoblù fecero un affare scambiandolo con Codrea, ma Marassi non fu trampolino di lancio, anzi la società retrocesse in C1.
Dal mercato estivo del 2003 Mascara è un giocatore del Catania, al quale era stato vicino anche in passato. Il talento si fece subito notare e nella prima stagione collezionò 13 reti in 41 partite, risultando il capocannoniere della sua squadra. Con la smobilitazione degli etnei, il Presidente Gaucci portò Mascara a Perugia, assieme a tutti gli altri pezzi pregiati, ma l'esperienza umbra non ripagò il giocatore che tanto attaccamento aveva mostrato per la maglia rosazzurra.
Tuttavia, il suo era solamente un arrivederci, poiché dopo la radiazione della squadra umbra Mascara tornò in Sicilia sotto l'Etna, dove l'allenatore all'epoca, Marino, lo considerò un'arma in più ed ebbe ragione, poiché "Topolinik" trascinò la squadra in Serie A. Mascara era uno dei punti di forza della squadra, creando un grande affiatamento con De Zerbi, che, però, venne ceduto al Napoli. Nel 2005 c'è l'esordio nella massima serie dove dopo qualche nervosismo - ed espulsione (3 nelle prime 12 giornate) - di troppo, Giuseppe riesce ad ambientarsi alla perfezione, segnando reti spettacolari come quella a Milano contro l'Inter. Poi, però, arrivarono i guai muscolari, che lo costrinsero a molti stop, ed anche la seconda stagione risentì dei postumi di quei problemi, ma almeno le espulsioni erano state epurate.
Durante la stagione attuale, Mascara si sta rivelando una vera sorpresa ed un trascinatore per il Catania che dipende dalle sue giocate e dai suoi gol. Mascara è un patrimonio del Catania, un giocatore che con le sue giocate ha fatto impazzire di gioia tutti i tifosi rosazzurri. Ora aspetta una chiamata da Lippi, mentre legittima il suo valore in una categoria che, a mio parere, meritava già prima.
peppe 6 grandeeeeeeeeeeeeee forza vai avanti cosi..........
RispondiEliminapeppe ti adoro
RispondiEliminaSe è in forma questo è fortissimo...uno di quelli che si dice: "avesse la testa" eheheh
RispondiEliminaMascara Ti amooooooooooooo
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