Poche chiacchere, se la "Vecchia Signora" persiste nel suo cammino vincente non è solamente merito di Del Piero - nulla togliendo allo stato di grazia che vive in questo momento il giocatore e che non gli leva la carica di leader di questo gruppo. C'è anche una chiave tattica che va letta attentamente, altrimenti questo dato potrebbe sfuggire a molti e renderebbe meno comprensibile questo "filotto" di partite vincenti. Inutile dire che le squadre che hanno affrontato i bianconeri erano in stati di forma non eccelsi o che la squadra bianconera ha vinto grazie ai calci piazzati del proprio capitano.
Se andiamo ad analizzare le sette vittorie consecutive, esiste una trama comune a tutte queste che si chiama Tiago Mendes. Non esattamente il giocatore in sé, bensì il ruolo del giocatore in campo, dedicato a mettere ordine alla manovra ed a dettare i tempi delle azioni. Da quando la Juventus schiera un "metronomo" a centrocampo, l'azione è nettamente più fluida - vedi i tre passaggi con cui è riuscita ad arrivare in porta contro il Genoa. Le diverse coppie più "muscolari" - che avevano destato dubbi ad inizio satagione - non erano altrettanto affidabili, poiché generavano caos in mezzo al campo e commettevano moltissimi falli - dato che è nettamente sceso con la presenza del portoghese.
L'inserimento del portoghese è stato improvviso visti i diversi infortuni, ma in cinque delle sette vittorie Tiago era in campo ed ha ottenuto voti discreti in pagella grazie alle sue buone prestazioni. Ranieri è stato chiamato a "rispolverare" il regista a centrocampo; Tiago nella fattispecie. Tuttavia, le rimanenti due partite sono state vinte con Nedved centrale, quindi, comunque, un giocatore "dai piedi buoni" incaricato di tessere la manovra. Non a caso quando alla Juve si sono accorti che questo metodo funziona, si sono accese le diverse voci che vorrebbero Diego a Torino - il brasiliano in passato era stato bocciato da Ranieri perché lo avrebbe costretto a variare il suo dettame di 4-4-2, ma con un "regista" di centrocampo che funge così bene negli schemi, come si fa a dire di no?
Si dice sempre di non guardare i numeri nel calcio, che il pallone è "tondo" e la matematica può determinare poco, ma sette vittorie di fila con un determinato dettame tattico deve pur significare qualcosa. Adesso Ranieri può continuare a proporre questo modulo, ma quando rientreranno tutti a disposizione ci sarà il problema della scelta e bisognerà vedere se Tiago Mendes tornerà ad essere oggetto misterioso, oppure se verrà utilizzato ancora.
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