Momento caldo per la vicenda Amaurì. Il giocatore, che è sempre in bilico tra la scelta della Nazionale, ha appreso le dichiarazioni di Gennaro Gattuso che lo accusava di aver gestito male la situazione ed ha risposto molto seccato dopo la partita con il Chelsea: "Non me ne frega nulla di quello che dice lui". Non proprio una risposta amichevole di un Amaurì che non ha intenzione di accettare queste critiche gratuite da parte del centrocampista rossonero. Gattuso aveva detto: "Giochi pure per il Brasile, noi non siamo mica l'Azerbaigian". Forse un ringhio di troppo che potrebbe spingere l'attaccante della Juventus a non propendere per scegliere la maglia azzurra.
Non si è fatto sfuggire l'occasione Carlos Dunga che ha approfittato della situazione ed ha rilasciato puntualmente un punto di vista: "Indipendentemente dal fatto di essere Amauri, o un altro giocatore, le porte della nazionale sono aperte a tutti. Poi, non è l'allenatore che decide se sono chiuse o aperte, sono loro che in campo devono dimostrare se continuare a lasciarla aperta o meno. Noi diamo a tutti l'opportunità. Dipende tutto da come andranno gli attaccanti in Brasile e da quello che farà lui. E' difficile. In Brasile ci sono molte opzioni, abbiamo Luis Fabiano, che fa goal tutte le volte in nazionale, Adriano, che ha giocato tre partite e fatto due goal, c'è Pato, che è in crescita, Wagner Love capocannoniere di Coppa UEFA, Keirrison che in Brasile sta facendo bene. Bisogna portare in nazionale giocatori con diverse caratteristiche". Insomma, una porta più accostata che aperta, ma la concorrenza pare tantissima. Ha avuto parole anche per Gattuso il c.t. Dunga: "È difficile parlare delle scelte degli altri, sono decisioni che si sentono sulla pelle. Sono decisioni particolari, sanno che in Brasile ci sono tanti campioni e quando si arriva a una certa età senza giocare in nazionale, è normale che un giocatore voglia fare un'apparizione". Rimane tutto in gioco, ma con Gattuso che fa da terzo incomodo alla vicenda. Ecco il video delle accuse di Gattuso e la risposta a muso duro di Amauri:
Non si è fatto sfuggire l'occasione Carlos Dunga che ha approfittato della situazione ed ha rilasciato puntualmente un punto di vista: "Indipendentemente dal fatto di essere Amauri, o un altro giocatore, le porte della nazionale sono aperte a tutti. Poi, non è l'allenatore che decide se sono chiuse o aperte, sono loro che in campo devono dimostrare se continuare a lasciarla aperta o meno. Noi diamo a tutti l'opportunità. Dipende tutto da come andranno gli attaccanti in Brasile e da quello che farà lui. E' difficile. In Brasile ci sono molte opzioni, abbiamo Luis Fabiano, che fa goal tutte le volte in nazionale, Adriano, che ha giocato tre partite e fatto due goal, c'è Pato, che è in crescita, Wagner Love capocannoniere di Coppa UEFA, Keirrison che in Brasile sta facendo bene. Bisogna portare in nazionale giocatori con diverse caratteristiche". Insomma, una porta più accostata che aperta, ma la concorrenza pare tantissima. Ha avuto parole anche per Gattuso il c.t. Dunga: "È difficile parlare delle scelte degli altri, sono decisioni che si sentono sulla pelle. Sono decisioni particolari, sanno che in Brasile ci sono tanti campioni e quando si arriva a una certa età senza giocare in nazionale, è normale che un giocatore voglia fare un'apparizione". Rimane tutto in gioco, ma con Gattuso che fa da terzo incomodo alla vicenda. Ecco il video delle accuse di Gattuso e la risposta a muso duro di Amauri:
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