mercoledì 3 settembre 2008

Ultimo giorno di calciomercato, botti e voti in pagella

Come ogni altro anno oggi alle ore 19:00 è finita la telenovela del calciomercato. C’è chi cerca con ansia un box dove trovare un’occasione per gli ultimi acquisti, chi aspetta un fax all’ultimo secondo e chi invece li lancia all’interno della stanza depositi in modo da assicurare il passaggio del proprio assistito. Insomma un vero e proprio mercato. Icona del giorno è appunto Federico Pastorello che lancia il contratto di Diego Milito ai rappresentanti del Genova, che riescono a consegnare proprio agli sgoccioli il documento ufficiale per il passaggio del Principe al grifone. Questo il principale colpo della giornata assieme a Quaresma all’Inter, come sempre il primo settembre ha riservato i suoi botti, ma andiamoli a vedere nel dettaglio per ogni squadra quelli che sono stati gli innesti più importanti di questa sessione del calciomercato:



ATALANTA: 6,5

Mezzo voto in più per aver trattenuto Floccari davanti alle lusinghe di Palermo e Genoa. Sono partiti giocatori importanti della scorsa stagione come Langella e Tissone, ma sono stati rimpiazzati abilmente con Valdes e Cerci, reduci da ottime stagioni in Serie B. L’innesto di Cigarini è sicuramente di qualità, anche se ogni tanto il ragazzo è un pò sopravvalutato ha sicuramente delle doti spiccate. La difesa perde un po’ di chili con la perdita di Carrozzieri, ma Pellegrino-Talamonti dovrebbero reggere come tandem difensivo, con Capelli e Bellini adattabili a seconda della situazione. Se Vieri ripete l’annata dello scorso anno in viola, sarà sicuramente utile alla causa.

BOLOGNA: 6,5

Presi dall’euforia dal risultato di San Siro si potrebbe tendere a dare mezzo voto in più, ma è meglio rimanere con i piedi per terra. Lo zoccolo duro che ha conquistato la promozione è stato confermato in blocco, con la sola perdita di Dino Fava, sostituito però dagli arrivi di Bernacci e Di Vaio. Volpi sarà sicuramente un punto di riferimento per il centrocampo del nuovo Bologna, a cui sono stati aggiunti anche i muscoli di Mudingayi. Gli arrivi in difesa sono molti e vari, ma a parte Lanna e Zenoni sono tutti da vedere poiché stranieri e bisognerà osservare se si adattano o meno al nostro campionato.

CAGLIARI: 5

È stato fatto poco o niente. Cellino si troverà a dover spendere di nuovo soldi a gennaio per sperare in un recupero come lo scorso anno. L’attacco è l’unico reparto sufficientemente solido, ma è quello dell’anno scorso. Marchetti in porta dovrà dare le garanzie che dava in Serie B. Non sarà una stagione facile per il Cagliari di Allegri.

CATANIA: 6,5

Ottimo mercato. La cessione di Vargas ha dato ossigeno e fondi alle casse dei siciliani, che hanno investito tutto il ricavato sul mercato. Ottimi gli innesti di giocatori come Ledesma e Dica, due giocatori di peso. Interessante l’arrivo anche dell’altro argentino, Carboni, dicono sia molto promettente come ragazzo. Paolucci può essere una valida alternativa per Spinesi in attacco, visto che il ragazzo ora è arrivato al punto dove deve dimostrare qualcosa per passare di livello. Forse un portiere poteva essere preso, ma questo lo saprà meglio Zenga.

CHIEVO: 7

Sembravano aver fatto un mercato insufficiente, ma nell’ultimo giorno rocambolesco hanno piazzato una serie di colpi tamburanti, mettendo assieme quella che può essere un’interessante rivelazione. D’Anna non poteva certo bastare come acquisto per giocare in Serie A, quindi si è corsi ai ripari . Sono arrivati prima Langella e Pinzi e subito dopo Mauro Esposito; due esterni di qualità per far sopperire l’assenza di Obinna e per assistere Pellissier ed un mediano che saprà fare legna. Mancava ancora qualcosa e quindi si è puntati dritti dritti sull’esperienza del colombiano Mario Yepes, una sicurezza anche se non più giovanissimo. L’ultima chicca è l’arrivo di Kerlon “Foquinha”, un’acquisto davvero a sorpresa, vedremo finalmente se questo giocatore vale la sua fama o se rimarrà solamente negli annali di Football Manager. Sorrentino è un valido portiere. Peccato per l’occasione sfumata per Savini, sarebbe stato un mercato quasi perfetto.

FIORENTINA: 8

Come sempre, una delle regine del mercato. Il ds Pantaleo Corvino ha sparato tutte le pallottole presto, voleva dare in mano a Prandelli una squadra pronta per i preliminari, così è stato. Solito mix di giovani ed anche un po’ di esperienza. Felipe Melo e Jovetic sono due ottimi colpi e faranno la differenza in questa stagione per la Fiorentina. Che dire di Alberto Gilardino; la Fiorentina ha forse finalmente sistemato l’attacco dopo la agognata partenza di Toni, l’intesa con Pazzini sembra buona e con Mutu che attacco! Vargas va educato in fase difensiva ma è un ottimo giocatore, così come Comotto e Zauri dovranno giocarsi quello che era il posto di Ujfalusi, unica vera perdita di questo mercato. Utili anche i prestiti di Almiron e Storaci. Ormai i Della Valle si sono dichiarati, bisogna arrivare nei primi quattro posti, sta a Prandelli gestire questo potenziale, sperando che l’abbondanza non risulti in un effetto negativo all’interno dello spogliatoio.

GENOA: 8

La squadra è stata un po’ stravolta e quindi ci vorrà un po’ di tempo per rodarla, però questo ultimo giorno di mercato ha tappato ogni buco che era rimasto. Gasperini ora ha un’ampia scelta e numerose soluzioni da poter provare e finalmente oltre a tutti gli esterni di qualità che gli erano stati dati in dote ha anche un valido finalizzatore che va per il nome di Diego Milito, il Principe è tornato sotto la lanterna; speriamo possa supplire il più possibile l’assenza di Borriello e la sua carrellata di gol. Ma là davanti non ci sarà solamente il Principe, ma sarà in compagnia di Olivera, Palladino, Gasbarroni e Jankovic; un bel potenziale offensivo, considerando la presenza anche di Figueroa e Sculli. Un’altra rivelazione della scorsa stagione è stato Konko, ma con i tanti soldi incassati dal Siviglia si sono comprato Modesto e Mesto, coppia affiatatissima a Reggio Calabria che ora si ritrova dal grifone. Scaricati De Rosa, Lucarelli e Bovo sono arrivati Ferrari, Bocchetti, Biava, Papastathopoulos e Brivio; esperienza e grinta agli ordini di Gasperini per migliorare un reparto che ogni tanto cigolava. Il progetto procede a gonfie vele.

INTER: 7,5

Poche operazioni, ma di peso sostanzioso. L’Inter non ha bisogno di molti innesti, solamente un paio per accontentare Mou che altrimenti borbotta. Ed ecco accontentato il portoghese, comprando: Muntari, Mancini e Quaresma. Innesti importanti per il gioco che Mourinho vorrà imporre. Curioso cosa succederà quando torna a disposizione anche Adriano. In uscita non c’è stato niente di doloroso ed il gruppo è sempre quello, mezzo voto in meno per aver mancato il colpaccio Lampard.

JUVENTUS: 6,5

Partita col botto Amauri è poi andata a calare. Con tutto il dovuto rispetto per Mellberg e Poulsen, ma un altro difensore e Xabi Alonso o Van der Vaart sarebbero stati acquisti più da Juventus che vuole vincere tutto. Bene il ritorno alla base dei giovani, faranno parecchia strada tutti e tre. Knezevic è un buon ripiego ma niente di più. Forse un po’ troppo frettolosa nel cedere sia Almiron che Nocerino, con i tanti impegni il centrocampo ne potrebbe risentire. In porta Manninger e Chimenti dànno più garanzie di Belardi e Vanstrattan. Mezzo voto in meno per non aver fatto uno sforzo ulteriore per Flamini. Qualcosa in più si poteva fare.

LAZIO: 7

Lotito ha deciso che farà tutto lui, quindi si mette nei panni del ds e lo svolge in modo egregio. L’idea con Delio Rossi è di rinnovare gran parte della squadra, facendo così partire giocatori importanti nelle passate stagioni, quali: Behrami, Mudingyai e Zauri; lasciando liberi i giocatori ormai non più di primo pelo e non riscattando Rolando Bianchi. Finalmente arriva Carrizo, vediamo se ne è valsa la pena di aspettare così tanto. Dietro per sostituire Behrami si è preso Lichtensteiner, forse un po’ pochino considerando il valore dell’altro svizzero. Il centrocampo è il ruolo più stravolto e rinnovato, soprattutto dopo la decisione di mettere fuori rosa Mutarelli, arrivano quindi: Matuzalem, Brocchi e Foggia; cioè il mediano che Rossi chiedeva più un cocktail di fantasia e velocità, molte alternative per l’allenatore laziale che potrà gestire le energie in modo sapiente. Con l’infortunio di Rocchi ci si era preoccupati per chi lo potesse sostituire, ma nessuno teneva abbastanza in considerazione il gioiellino Mauro Zàrate, vero fiore all’occhiello di questo mercato laziale.

LECCE: 6

La squadra perde i giocatori simbolo della promozione: Valdes, Abbruscato e Corvia. Rimane il solo Tirobocchi di quello che era già un reparto offensivo competitivo, quindi c’era da ricostruire, ma sono arrivate più scommesse che certezze, con il bomber Castillo e la promessa da affermarsi Cacia. A centrocampo si è provato ad inserire un po’ di qualità con Caserta, sperando che Giacomazzi torni quello dei tempi di Chevanton e che Antunes mantenga le promesse. Dopo la prima giornata si è pensato bene di rinforzare una difesa un po’ troppo facilmente penetrabile, allora ecco i chili ed i muscoli di Dusan Basta, letteralmente strappato all’Udinese, e Guglielmo Stendardo, che dopo tanto fumo è andato a giocare nel Salento.

MILAN: 7

Il voto è di incoraggiamento per i nomi portati a casa, perché altrimenti il mercato è un molto curioso e difficile da seguire con logica. In attacco il Milan ha rinunciato a Gilardino, ascoltando le pretese del giocatore, ma ha portato alla base Ronaldinho, Shevchenko e Borriello. L’unico problema là davanti ora è l’affollamento. Cosa che invece sarebbe stata gradita dietro, dove se Abbiati sembra dare qualche sicurezza, il resto della difesa traballa. Difficilmente Senderos risolverà il bandolo della matassa, quindi si trova poca logica nella cessione di Oddo, forse si erano dimenticati del ritiro di Cafù…Con tutto il rispetto Antonimi, Cardacio e Viudez non possono essere gli acquisti per puntare allo scudetto. Zambrotta sarà molto utile, ma solamente se dimostra di essere ancora lui e non quello che conoscono bene Paul Scholes e Adrian Mutu, per degli assist regalati. Mezzo voto in più va per la tenacia con cui si sono portati a casa Flamini, ottimo acquisto a parametro zero, rubandolo a una diretta concorrente.

NAPOLI: 7

Anche Reja vuole una squadra pronta per l’impegno preso in Intertoto, quindi Marino si immola subito nel ruolo di astuto ds che lui è, per andare a pescare quel che di meglio c’è in giro. Maggio è stata una delle rivelazioni dello scorso anno, pagato forse un po’ caro, ma saprà adattarsi benissimo agli schemi del Napoli. I centrali di difesa sono tutti di buon livello, con gli arrivi di Rinaudo e Aronica in aggiunta a Santacroce e Cannavaro, la difesa pare a posto. Il centrocampo è stato un po’ trascurato, con il solo innesto del giovane Russotto. Mentre davanti sono arrivati El Tanque Denis ed è tornato Inacio Pià, che tanto bene ha fatto nella pre-stagione. Investimenti molto oculati, magari a gennaio ci sarà qualche ritocco per la fascia sinistra dove Jodliwec sembrava certo di arrivare.

PALERMO 5,5:

Tanti i 40 milioni di euro spesi da Zamparini, ma spesi anche tanto male. I pezzi migliori se ne vanno tutti per offerte notevoli, da cui arrivano anche due buoni arrivi quali Nocerino e Lanzafame, ma solamente se avranno lo spazio e la serenità per crescere giocando. La difesa non è mai stato il punto forte del Palermo, ma ora sembra più ferma che mai, gli arrivi di Della fiore, Bovo, Carrozzieri e l’ipervalutato Raggi non hanno aggiunto agilità alla difesa e Amelia non sembra trasmettere molta sicurezza ai reparti difensivi che ha orchestrato. Buono l’arrivo di Liverani come faro di centrocampo solamente se riuscirà di fare ancora una stagione a livello, altrimenti sarebbe una palla al piede. Davanti è stato fatto troppo poco, Amauri faceva reparto da solo. Non saranno né Mchedlidze né Cavani né Succi le persone giuste per ricoprire quel ruolo. L’unico che potrebbe dare delle garanzie sarebbe Igor Budan, che però si trova ad affrontare l’ennesimo infortunio. Inspiegabile poi la cessione di Jankovic all’ultima giornata, anche se il serbo non si era mai ambientato a Palermo. Colantuono deve arrangiarsi, come si dovrà arrangiare a sentire le ire di Zamparini.

REGGINA: 5

Si è puntato sull’usato sicuro di Santos e Corradi, ma poi poco altro. Le perdite sono molte e non lievi: Amoruso, Modesto e Aronica su tutti. Sono arrivati i giovani Di Gennaro e Rakic, ma sicuramente la Reggina dovrà intervenire a gennaio per poter puntare a una salvezza anche possibile.

ROMA: 6,5

Sono partiti un brasiliano e un francese (Mancini, Giuly) e ne sono arrivati altrettanti (Julio Baptista, Menez). Probabilmente però si è persa un po’ di velocità e bisogna vedere quanto ci vorrà perché i giocatori si adattino al gioco di Spalletti. Inoltre, non è arrivato un altro esterno dopo la partenza di Esposito, anche se l’altro arrivo, Riise, può ricoprire anche una posizione più avanzata. Bene l’acquisto di Loria al posto di Ferrari, può fare molto comodo come ricambio.

SAMPDORIA: 6,5

Non è riuscito il colpo ad effetto da parte di Marotta, però il riscatto di Cassano è già un’ottima notizia che vale l’intero voto, o quasi. Le partenze sono state importanti: Volpi, Maggio, Zenoni. Palombo sembra aver preso in mano il centrocampo e con gli innesti di Padalino e Dessena si aggiunge più dinamismo e grinta ad un centrocampo che era troppo statico. Stankevicius è un discreto giocatore, ma ha un passo diverso da Maggio, quindi Mazzarri dovrà rivedere qualcosa nei suoi schemi. Molto promettenti sono i due giovani sudamericani Bottinelli e Fornaroli; vedremo quanto valgono nel palcoscenico della Serie A.

SIENA: 5

Idee confuse e poca concretezza. L’allenatore non è certo una persona che sa imporre la propria personalità, quindi la società fa di testa propria, il risultato è una squadra che non è né carne né pesce. Curci equivale Manninger, ma poi per il resto ci sono solamente perdite. Loria, De Ceglie, Locatelli, Bertotto e Alberto erano tutti tatticamente importanti per questa squadra. Del Grosso è stato richiesto da Giampaolo, l’unica volta in cui viene accontentato. Si spera in un rilancio di Calaiò e di una conferma nel grande calcio di Barusso, ma sono tutte scommesse troppo ardenti per il Siena da poter rischiare. Moti la sorpresa dell’ultima giornata, se rispetta le premesse, potrebbe tirare su un po’ il livello della squadra.

TORINO: 7,5

Cairo finalmente fa un mercato degno di tal nome e non mette assieme solo un’accozzaglia di nomi. La ricomposizione della coppia Amoruso-Bianchi è un’idea brillantissima per riuscire a svoltare pagina dopo la sterilità dell’attacco dell’anno scorso. Si rischia un po’ di affollamento là davanti con la permanenza inaspettata di tutti fuori che l’inguardabile Bjelanovic. Ottimo anche l’innesto di Pratali in difesa, uno che può fare la differenza se sente la fiducia attorno a sé. Sfoltita bene la rosa, eliminando quasi tutti gli eccessi. Tutti da vedere i due giovani a centrocampo prelevati dal presidente granata, su cui lui punta molto. Calderoni è un’ottima riserva, ma chi lo leva questo Sereni?

UDINESE: 6,5

Il mezzo voto in più è per aver confermato tutto il pacchetto da centrocampo in su che anno scorso ha fatto talmente bene. Venduti bene Dossena, Mesto e Asamoah; sono stati reinvestiti maggior parte dei suldi nel rinforzare le fasce difensive. Marino crede molto in Giovanni Pasquale, a cui si aggiungono Nef, Motta, Sala ed il colpaccio dell’ultima ora Domizzi. Per il resto tutto rimane invariato a parte l’ottimo innesto con ritorno alla base di Tissone, rubato alle buste all’Atalanta. Come sempre la società friulana è molto oculata con i suoi investimenti, farà un ottimo campionato.


Su una nota totalmente diversa voglio comunque evidenziare il passaggio di Robinho al Manchester City. Clamoroso dopo tutte le dichiarazioni del giocatore che voleva andare al Chelsea. Vedremo cosa dirà a riguardo Felipe Scolari.


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