giovedì 26 febbraio 2009

Un Milan Brutto Butta Via La Qualificazione Dopo Averla Avuta In Tasca. Adesso I Fischi Sono Meritati. Passa Lo Spavaldo Werder Guidato Da Pizarro!

Milan 2-2 Werder Brema

Marcatori: Pirlo (M) rig. 26', Pato (M) 33', Pizarro (W) 68' e 79'.
Ammoniti: Pirlo, Senderos (M) ; Ozil, Fritz, Rosenberg (W).

Fuori dai giochi, la soluzione meno aspettata. Il Milan va a casa facendosi recuperare dopo essere passato in doppio vantaggio, quando sembrava che la qualificazione ce l'avesse già in mano. Si scatena Pizarro ed il peruviano ha le milanesi come vittime prescelte, visto che fece il diavolo a quattro anche contro l'Inter nel girone di Champions League. Non c'è scampo per il Milan questa volta che è stato un flop totale in Europa e si aspettano con clamore le prossime dichiarazioni di Berlusconi per affossare Carlo Ancelotti. L'aveva previsto il tecnico rossonero che sarebbe stata come una gara di Champions, lottata, ma questo non può certo scusare il Milan vista la situazione che si era creata. Andiamo a vedere nel dettaglio quello che è accaduto nei due tempi di gioco.

Si vede nei primi minuti che il Milan potrebbe soffrire l'offensività e la fisicità del Werder Brema, che preme sull'acceleratore sin da subito proprio con Pizarro che libera un tiro dal limite dell'area che fa la barba al palo a Dida battuto. Ancora il sud americano si rende pericoloso con un'acrobazia che Dida sventa - eccezionale l'assist di Diego nella situazione. L'inizio è assolutamente in salita per il Milan ed i giocatori là davanti non hanno le capacità di dialogare e manca il gioco. Così, è ancora il Werder a farsi in avanti pericolosamente con Pizarro che si smarca da Senderos e Favalli, servendo nel corridoio Almeida, ma l'attaccante viene anticipato da Zambrotta e sarà angolo. Proprio sul corner seguente si fa ancora pericolosa la formazione tedesca con Naldo - che protesta anche per una presunta spinta di Ambrosini. E' incredibile quello che succede al 25' quando Beckham mette al centro una bella punizione tagliata e Frings colpisce di mano: penalty innegabile e Pirlo che dal dischetto non perdona. Il Milan sfrutta l'inerzia positiva e quando Maldini lancia Pato sulla sinistra dalle retrovie, il "papero" brasiliano si accentra e scarica un destro incredibile che si insacca proprio sotto alla traversa - un fenomeno. Ci si aspetta un contraccolpo da parte del Werder, ed invece gli uomini di Schaaf si buttano in avanti alla ricerca del gol che può aprire la partita. Gol che Dida nega con una grande parata d'istinto sul colpo di testa a botta sicura di Almeida. Ancora Dida sicuro in altri due interventi consecutivi su Tziolis, prima
però aveva sbagliato l'intervento e Metersacker ne stava per approfittare. Il primo tempo finisce così e la pausa dovrebbe servire per ricaricare le batterie mentali.

La ripresa parte nettamente più lenta, però il Milan perde subito Seedorf per infortunio, ed al suo posto entra Flamini ed i rossoneri cambiano al 4-4-2. I primi controlli sembrerebbero portare alla diagnosi di una distorsione alla caviglia. Chi ha il piede caldo, invece, è Pato che vedendo Vander fuori dai pali prova una conclusione improbabile al volo da centrocampo, ma il pallone sarebbe indirizzato in porta, ma il portiere del Werder recupera la posizione in tempo. Partita addormentata e gli allenatori che si affidano ai cambi ed al 68' arriva il gol tedesco che riapre i conti, sempre nel solito modo, su una palla alta, il punto debole del Milan: Diego taglia bene una punizione al centro e svetta Pizarro su tutti che insacca dietro alle spalle di Dida. Il Milan non c'è, è fuori partita e sbaglia palloni facili, come quello che Ambrosini perde davanti all'area di rigore, ma Boesnich non è bravo ad approfittare dell'errore altrui. Poco dopo sarà Dida ad essere bravo - e fortunato - nell'intervento su Pizarro, ma i tedeschi credono nel pareggio e guadagnano fiducia. Guarda caso arriva il gol del pari, sempre su palla alta: Ozil trova Pizarro in area che di nuovo con un colpo di testa mette la palla in rete. Arriva il triplice fischio che nessuno voleva sentire, ma dagli spalti ne piombano molti di più.

Una squadra che non è mai entrata in gara e deve recitare un serio "mea culpa" vista la situazione che si era messa servita su un piatto d'argento. Il Milan si è giocato la qualificazione per delle disattenzioni che non incastrano con quello che è il blasone della squadra rossonera. Ancelotti ed i giocatori sono rimasti chiusi negli spogliatoi a lungo dopo la fine della partita per parlare di quello che è successo questa sera e che già da tempo colpisce la squadra rossonera. Adesso andranno presi dei provvedimenti perché il Milan rischia di essere risucchiato nella lotta alla zona Champions se non si ritrova al più presto.


Articoli Correlati



3 commenti: