giovedì 29 gennaio 2009

Le Meteore Del Calcio Italiano: John Aloisi

"Long" John Aloisi(Adelaide, 5 febbraio 1976) arriva in Europa molto presto, ancora minorenne nel 1992 passa allo Standard Liegi dopo aver esordito nella massima serie australiana. Tuttavia, la stagione seguente finisce all'Antwerp FC, dove rimarrà fino al 1995 quando viene ingaggiato dalla Cremonese. L'arrivo dell'australiano è tanto acclamato, ma in grigiorosso vive due stagioni poco felici nella Serie A - forse a causa della giovane età. Le sue caratteristiche sono quelle della punta di peso che sfrutta tutti i suoi 190cm di altezza per vincere i contrasti fisici con i difensori.

Eppure l'esordio è dei più promettenti, poiché prende parte a quel leggendario 7-1 al Bari, segnando pure una rete appena entrato in campo e stabilendo un record che rimane tutt'ora suo: il più veloce goal in Serie A di un calciatore straniero - che gli guadagna anche il soprannome simpatico di "Fast" John Aloisi. Purtroppo, mise a segno un solo altro gol in tutto l'arco del restante campionato. Rimasto nella squadra lombarda anche dopo la retrocessione, la dirigenza puntò su di lui per far coppia col panzer Walter Mirabelli, bomber affermatosi in C1 con l’Ascoli. Il caso volle che anche in quella stagione John, giocando più o meno da titolare, realizzò la miseria di 2 reti, che fecero da contorno alla mesta retrocessione in Serie C1, la seconda consecutiva.

Non riesce a soddisfare la dirigenza della Cremonese ma non si perse d'animo e proseguì la sua carriera e nel 1997, sbarcando in Inghilterra dove gioca due anni al Portsmouth Football Club e poi altri due al Coventry City, sempre fra Premier League e First Division - sicuramente con un rendimento assai superiore a quanto fatto vedere nel Belpaese. Nell'estate 2001 passa all'Osasuna, dove gioca quattro anni nella Liga dove continua a fare buone cose. Nell'estate 2005 dopo essere stato vicino al Panathinaikos e invece finisce all'Alaves. Nel 2007 torna in Australia, per giocare prima nel Central Coast Mariners e in seguito, dal 2008, al Sydney.

Anche in Nazionale è un giocatore rappresentativo ed ha spesso figurato negli undici titolari dei "Socceroos". Sicuramente i suoi due momenti più memorabili sono i quattro goal alla Confederations Cup in Germania nel 2005, con due reti ai tedeschi e altrettanti all'Argentina e - soprattutto - il rigore decisivo nella sfida con l'Uruguay, che ha regalato l'accesso alla fase finale del Campionato mondiale di calcio, da cui l'Australia mancava dal 1974.


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