
E' guerra aperta tra il Presidente dell'UEFA Michel Platini e la UE, dopo che la stessa Unione Europea ha minacciato di intervenire contro la riforma riguardante la Champions League in merito in particolare alla possibile introduzione del salary-cap. Non ne ha voluto sapere Platini che ha ribadito: "Dobbiamo essere in grado di decidere le condizioni delle competizioni che organizziamo". Platini ha poi continuato anche a riguardo dei trasferimenti dei giocatori sotto i 18 anni: "Sono tutti scioccati quando scoprono che i bambini lavorano in fabbrica, ma poi nessuno s'indigna se un baby giocatore viene comprato da una società estera, sradicato dalla sua realtà e portato in giro per il mondo. Si tratta di vero e proprio sfruttamento di lavoro minorile e di traffico di bambini, complice anche la normativa UE sulla libera circolazione dei lavoratori, che oggi sono liberi di muoversi a 16 anni: una norma che favorisce il traffico di bambini, quando bisognerebbe invece vietare i trasferimenti internazionali dei giocatori con meno 18 anni".
Infine, il numero uno dell'UEFA ha parlato anche dell'episodio del gol di Adriano che ha determinato la sfida con il Milan: "Se ci fosse stato un arbitro in più, la mano di Adriano l'avrebbe vista. In campo non serve tecnologia, ma più arbitri. Aumentiamo il numero degli arbitri e eviteremo l'80% degli errori di oggi. Un arbitro può fare tutto, non abbiamo bisogno della tecnologia. Aumentiamo il numero degli arbitri e eviteremo l'80% degli errori di oggi. Il calcio va cambiato ma in forma umana, non digitale". Questo il giudizio offerto da Platini.
Infine, il numero uno dell'UEFA ha parlato anche dell'episodio del gol di Adriano che ha determinato la sfida con il Milan: "Se ci fosse stato un arbitro in più, la mano di Adriano l'avrebbe vista. In campo non serve tecnologia, ma più arbitri. Aumentiamo il numero degli arbitri e eviteremo l'80% degli errori di oggi. Un arbitro può fare tutto, non abbiamo bisogno della tecnologia. Aumentiamo il numero degli arbitri e eviteremo l'80% degli errori di oggi. Il calcio va cambiato ma in forma umana, non digitale". Questo il giudizio offerto da Platini.
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