E' finita la giornata degli anticipi della terza giornata di Serie A. Durante il pomeriggio il Catania di Zenga ha conquistato i tre punti contro l'Atalanta di Del Neri, che viene quindi raggiunta in vetta alla classifica proproio dagli elefantini. Le due squadre si sono affrontate a visto aperto e con ottima tenuta agonistica e mentale, ma i padroni di casa hanno fatto valere il fattore campo, stabilendo il bottino pieno al Massimino dall'inizio della stagione. La giornata degli anticipi si conclude con il finale più facile da prevedere, cioè con una vittoria della Roma ai danni della Reggina. Nonostante tutte le assenze, Spalletti è riuscito a mandare in campo una formazione che ha fatto vedere sprazzi del gioco che ha caratterizzato i giallorossi negli ultimi tre anni. Tra l'altro piove sul bagnato nell'infermeria romanista; notizia recente vuole che l'infortunio di Julio Baptista sia più grave del previsto, ed il brasiliano dovrà stare lontano dai campi per ben tre settimane.
Potrebbe cadere dalle mani dell'Atalanta lo scettro di capolista del campionato se domani la Lazio riuscisse ad andare a punti contro il Milan, altrimenti, sarebbe il Catania ad aggiungersi alla festa per almeno un turno. Zenga stravolge i pronostici sulla formazione e schiera molti uomini impegnati anche nel turno infrasettimanale di Coppa Italia: ci sono Sabato e Sardo sulle fasce, proprio come Baiocco e Carboni a centrocampo, con Morimoto in avanti ad affiancare Paolucci, con Mascara in appoggio; producendo quindi un 4-3-1-2. I padroni di casa partono subito bene con un Mascara ispiratissimo, che su punizione prende il palo con Coppola in versione statua. Dopo questo episodio, però, saranno i bergamaschi a prendere per mano la partita ed a dettare i tempi, producendo buone trame di gioco, ma poco conclusive, impensierendo Bizzarri con qualche conlcusione da lontano; ma è nuovamente il Catania che rischia di trovare il gol con una deviazione sottoporta a fil di palo di Morimoto. Il secondo tempo riparte dove era finito il primo, cioè con le due squadre che lottano per sbloccare il risultato. Doni si muove benissimo come sempre dietro a Floccari e Cigarini pare particolarmente ispirato, ma il centravanti oggi è molto impreciso e spreca qualche buona chance. Gol sbagliato gol subito vuole la legge del calcio, ed è Paolucci a rettificarla sorprendendo Coppola sul suo palo, con più di qualche responsabilità da parte del portiere. E' il momento migliore per il Catania e Del Neri sceglie di iniziare le mosse degli scacchi, cambiando qualche pedone, con forze più fresche. Sono proprio i neoentrati a creare qualche pericolo a Bizzarri, ma i giocatori nerazzurri non riescono a centrare la porta con facilità. La partita si conclude con Floccari che si divora un gol dopo un fuorigioco fatto male dei siciliani che lo lasciano solo davanti a Bizzarri, ma l'attaccante spedisce fuori. Contento Zenga che lancia frecciatine a Mourinho sulle dichiarazioni fatte settimana scorsa e facendo i complimenti all'Atalanta: "Faccio i complimenti alla nostra avversaria che ha saputo esprimere un ottimo calcio ed ha saputo metterci in difficoltà, faccio quindi anche un elogio ai miei giocatori che sono riusciti a conquistarsi i tre punti in una partita difficile come lo era questa. Visto che non è carino dire quanto dovrebbe finire una partita contando le occasioni avute finisco qui"; molto chiaro nel suo messaggio l'ex portiere dell'Inter.
Come abbiamo detto in precedenza, oggi è giunto anche il riscatto della Roma, che con un netto 3-0 batte la Reggina che non entra mai in partita. Troppo leggero l'impatto sulla partita dei calabresi, che non mostrano grande convinzione e si sono limtati a tamponare il gioco giallorosso prima del gol del vantaggio firmato dall'onnipresente Panucci allo scadere del primo tempo. Una doccia fredda dalla quale i giocatori di Orlandi non si riprendono più, e lo si vede anche da come rientrano in campo nel secondo tempo. C'è da dire che nella prima frazione di gara il gioco della Roma è stato tutt'altro che brillante, ma impacciato come lo abbiamo visto al solito, ed il gol è giunto da una situazione convulsa davanti a Campagnolo, poco aiutato dalla propria difesa. Il tempismo della marcatura è perfetta, poiché Spalletti ha il tempo di parlare ai giocatori per farli riprendere psicologicamente, ed evitare patatrack simili a quelli con: Napoli, Palermo e Cluj; tutte e tre le volte la Roma è andata in vantaggio ed è poi stata ripresa. Si vede al ritorno in campo che la mentalità è giusta ed i giallorossi si schierano con ordine in campo, ragionando con calma invece che essere precipitosi. Come al solito, si affida a qualche giocata dei singoli, ed oggi è stato un grandissimo tiro di sinistro di Aquilani a finire sotto l'incrocio dei pali, lasciando Campagnolo senza alcuna speranza, ed è il gol che taglia letteralmente le gambe alla Reggina. La squadra di Orlandi non riesce a rendersi pericolosa per tutta la partita, con Corradi che in avanti non ha l'abilità di alzare il baricentro della Reggina, che finisce per mostrarsi sfiduciata. La Roma cambia faccia e passa ad un 4-3-3 molto più organizzato ed equilibrato, e finalmente si vedono lampi del gioco di prima negli spazi della Roma, quello che la ha resa nota ed apprezzata. Abbassando un giocatore dalla trequarti alla linea di mediana si aprono molti più spazi che Vucinic e Ménez possono attaccare, ed infatti i due salgono in cattedra, creando continui pericoli alla retroguardia calabrese. Molto bello il numero di Vucinic da terra che impegna Campagnolo ad una parata che ha dell'eccezionale. Ovazione poi per Ménez all'uscita dal campo, ha convinto il francese all'esordio da titolare in campionato, mostrando gamba e dribbling, proprio come vorrebbe da lui Spalletti, che al suo posto inserisce Simone Perrotta, all'esordio in questo campionato; giocatore essenziale per gli schemi dell'allenatore di Certaldo, e lo si vedrà nel proseguire della partita, quando crea ampi spazi e tagli, un maestro nel movimento senza palla. C'è spazio anche per l'ingresso di Totti nell'ultimo quarto d'ora, ed il capitano si esalta mandando in porta vari suoi compagni con tocchi sopraffini, bellissima la palla in verticale per Perrotta che colpisce il palo, ma in posizione di offside. Sul finale Panucci sfiora la doppietta personale, ma Campagnolo ha un ottimo riflesso sul colpo di testa ravvicinato del difensore della Roma. Proprio allo scadere arriva anche il terzo gol giallorosso, proprio da uno dei nuovi entrati, Simone Perrotta che insacca sul salvataggio di Campagnolo che non riesce a trattenere il bolide su punizione di Totti. Da segnalare una grandissima prestazione di Brighi che da molto tempo era stato tra periodi di luci e ombre, ma che può sfruttare l'assenza per infortunio di Pizarro come possibilità di mettersi in mostra e dimostrare che può valere un posto da titolare. I cambi di Orlandi arrivano troppo tardi nella partita, ma ci si chiede se i giocatori inseriti non potessero essere stati schierati sin dall'inizio, poiché sono apparsi nettamente i più pericolosi ed ispirati; anche se la Reggina poteva poco contro la rabbia della Roma di oggi. Insomma, la situazione si rasserena, ma da qui a dire che va tutto bene ci vorrà del tempo e tanti altri risultati come questi.
Potrebbe cadere dalle mani dell'Atalanta lo scettro di capolista del campionato se domani la Lazio riuscisse ad andare a punti contro il Milan, altrimenti, sarebbe il Catania ad aggiungersi alla festa per almeno un turno. Zenga stravolge i pronostici sulla formazione e schiera molti uomini impegnati anche nel turno infrasettimanale di Coppa Italia: ci sono Sabato e Sardo sulle fasce, proprio come Baiocco e Carboni a centrocampo, con Morimoto in avanti ad affiancare Paolucci, con Mascara in appoggio; producendo quindi un 4-3-1-2. I padroni di casa partono subito bene con un Mascara ispiratissimo, che su punizione prende il palo con Coppola in versione statua. Dopo questo episodio, però, saranno i bergamaschi a prendere per mano la partita ed a dettare i tempi, producendo buone trame di gioco, ma poco conclusive, impensierendo Bizzarri con qualche conlcusione da lontano; ma è nuovamente il Catania che rischia di trovare il gol con una deviazione sottoporta a fil di palo di Morimoto. Il secondo tempo riparte dove era finito il primo, cioè con le due squadre che lottano per sbloccare il risultato. Doni si muove benissimo come sempre dietro a Floccari e Cigarini pare particolarmente ispirato, ma il centravanti oggi è molto impreciso e spreca qualche buona chance. Gol sbagliato gol subito vuole la legge del calcio, ed è Paolucci a rettificarla sorprendendo Coppola sul suo palo, con più di qualche responsabilità da parte del portiere. E' il momento migliore per il Catania e Del Neri sceglie di iniziare le mosse degli scacchi, cambiando qualche pedone, con forze più fresche. Sono proprio i neoentrati a creare qualche pericolo a Bizzarri, ma i giocatori nerazzurri non riescono a centrare la porta con facilità. La partita si conclude con Floccari che si divora un gol dopo un fuorigioco fatto male dei siciliani che lo lasciano solo davanti a Bizzarri, ma l'attaccante spedisce fuori. Contento Zenga che lancia frecciatine a Mourinho sulle dichiarazioni fatte settimana scorsa e facendo i complimenti all'Atalanta: "Faccio i complimenti alla nostra avversaria che ha saputo esprimere un ottimo calcio ed ha saputo metterci in difficoltà, faccio quindi anche un elogio ai miei giocatori che sono riusciti a conquistarsi i tre punti in una partita difficile come lo era questa. Visto che non è carino dire quanto dovrebbe finire una partita contando le occasioni avute finisco qui"; molto chiaro nel suo messaggio l'ex portiere dell'Inter.
Come abbiamo detto in precedenza, oggi è giunto anche il riscatto della Roma, che con un netto 3-0 batte la Reggina che non entra mai in partita. Troppo leggero l'impatto sulla partita dei calabresi, che non mostrano grande convinzione e si sono limtati a tamponare il gioco giallorosso prima del gol del vantaggio firmato dall'onnipresente Panucci allo scadere del primo tempo. Una doccia fredda dalla quale i giocatori di Orlandi non si riprendono più, e lo si vede anche da come rientrano in campo nel secondo tempo. C'è da dire che nella prima frazione di gara il gioco della Roma è stato tutt'altro che brillante, ma impacciato come lo abbiamo visto al solito, ed il gol è giunto da una situazione convulsa davanti a Campagnolo, poco aiutato dalla propria difesa. Il tempismo della marcatura è perfetta, poiché Spalletti ha il tempo di parlare ai giocatori per farli riprendere psicologicamente, ed evitare patatrack simili a quelli con: Napoli, Palermo e Cluj; tutte e tre le volte la Roma è andata in vantaggio ed è poi stata ripresa. Si vede al ritorno in campo che la mentalità è giusta ed i giallorossi si schierano con ordine in campo, ragionando con calma invece che essere precipitosi. Come al solito, si affida a qualche giocata dei singoli, ed oggi è stato un grandissimo tiro di sinistro di Aquilani a finire sotto l'incrocio dei pali, lasciando Campagnolo senza alcuna speranza, ed è il gol che taglia letteralmente le gambe alla Reggina. La squadra di Orlandi non riesce a rendersi pericolosa per tutta la partita, con Corradi che in avanti non ha l'abilità di alzare il baricentro della Reggina, che finisce per mostrarsi sfiduciata. La Roma cambia faccia e passa ad un 4-3-3 molto più organizzato ed equilibrato, e finalmente si vedono lampi del gioco di prima negli spazi della Roma, quello che la ha resa nota ed apprezzata. Abbassando un giocatore dalla trequarti alla linea di mediana si aprono molti più spazi che Vucinic e Ménez possono attaccare, ed infatti i due salgono in cattedra, creando continui pericoli alla retroguardia calabrese. Molto bello il numero di Vucinic da terra che impegna Campagnolo ad una parata che ha dell'eccezionale. Ovazione poi per Ménez all'uscita dal campo, ha convinto il francese all'esordio da titolare in campionato, mostrando gamba e dribbling, proprio come vorrebbe da lui Spalletti, che al suo posto inserisce Simone Perrotta, all'esordio in questo campionato; giocatore essenziale per gli schemi dell'allenatore di Certaldo, e lo si vedrà nel proseguire della partita, quando crea ampi spazi e tagli, un maestro nel movimento senza palla. C'è spazio anche per l'ingresso di Totti nell'ultimo quarto d'ora, ed il capitano si esalta mandando in porta vari suoi compagni con tocchi sopraffini, bellissima la palla in verticale per Perrotta che colpisce il palo, ma in posizione di offside. Sul finale Panucci sfiora la doppietta personale, ma Campagnolo ha un ottimo riflesso sul colpo di testa ravvicinato del difensore della Roma. Proprio allo scadere arriva anche il terzo gol giallorosso, proprio da uno dei nuovi entrati, Simone Perrotta che insacca sul salvataggio di Campagnolo che non riesce a trattenere il bolide su punizione di Totti. Da segnalare una grandissima prestazione di Brighi che da molto tempo era stato tra periodi di luci e ombre, ma che può sfruttare l'assenza per infortunio di Pizarro come possibilità di mettersi in mostra e dimostrare che può valere un posto da titolare. I cambi di Orlandi arrivano troppo tardi nella partita, ma ci si chiede se i giocatori inseriti non potessero essere stati schierati sin dall'inizio, poiché sono apparsi nettamente i più pericolosi ed ispirati; anche se la Reggina poteva poco contro la rabbia della Roma di oggi. Insomma, la situazione si rasserena, ma da qui a dire che va tutto bene ci vorrà del tempo e tanti altri risultati come questi.
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