giovedì 22 gennaio 2009

Le Meteore Del Calcio Italiano: Gaizka Mendieta Zabala

Stavolta prendiamo l'esempio di un giocatore esaltato, osannato come un fenomeno in Spagna, ma deludente - a dir poco - in Serie A. Gaizka Mendieta Zabala era uno dei migliori giocatori nel panorama europeo e faceva parte di quel Valencia dei miracoli, pieno di giovani talenti pronti a sfondare nei principali palcoscenici internazionali. Lui, basco di nascita e di origini, è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Valencia e negli schemi di Cupèr era una delle stelle, il giocatore che faceva girare tutta una squadra grazie alle sue ordinate geometrie, tecnica raffinata e visione di gioco invidiabile. Tutte qualità perse per la strada in Italia.

Si mise in mostra grazie alla Champions League ed ai trofei vinti con il Valencia - una Coppa di Spagna 1998/1999 e la Supercoppa Spagnola 1999. La sua personalità in campo era quella del leader, ed era uno specialista in calci piazzati - dai corner, alle punizioni ai rigori. Sono molti i club stregati dal talento del giocatore e Sergio Cragnotti, allora Presidente della Lazio, decise di aggiudicarselo, strappandolo alla concorrenza per una cifra attorno ai 93 miliardi di vecchie Lire - di cui ben 4 finirono nelle tasche del lesto Ernesto Bronzetti! Tuttavia, in biancoceleste vive certamente il momento più triste della sua carriera. Acclamato dalla folla non riesce a dare le risposte giuste sul campo e durante la sua stagione laziale riesce a collezionare appena 20 presenze - in cui molte volte viene sostituito - e nemmeno una rete, che rientrano nel DNA del giocatore. Eppure era anche nel giro della Nazionale delle "furie rosse", in cui ha un discreto ruolino di marcia. Fatto sta che non vengono rispettate le attese e la Lazio decide di "liberarsi" del giocatore l'anno successivo, ma non senza le relative beghe valenciane, poiché gli spagnoli si lamentavano a causa del mancato pagamento da parte della Lazio della cifra pattuita per il suo trasferimento in riva al Tevere.

I tifosi perdono qualsiasi forma di rispetto che riponevano in lui e visto il suo rendimento in biancoceleste non li si può biasimare. Il problema adesso è trovare un acquirente per il giocatore, anche perché nel contratto vi è una clausole che nel caso di cessione al Real Madrid, la società laziale avrebbe dovuto pagare una penale enorme. Si fa, però, avanti il Barcellona e Mendieta approfitta dell'occasione per tornare in Spagna. La sua stagione catalana sarà fatta di alti e bassi, ma riesce a mettere in mostra qualche partita decente. Tuttavia, non viene confermato dagli azulgrana e si accasa in Premier League, dove militerà nelle fila del Middlesbrough per quattro stagioni. Le prestazioni sono mediocri, ma l'ingaggio è molto più sostanzioso, quindi il tecnico, Gareth Southgate, ha pensato subito di mettere le cose in chiaro e definire che Mendieta non faceva più parte dei piani societari, disputando l'ultimo incontro nel dicembre del 2006 - anche se il contratto scadeva a giugno del 2008. Il giocatore annuncia il ritiro dal calcio professionistico nel 2007, lasciando un impronta parziale, ma una scia da meteora!


Articoli Correlati



4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  2. Hello,
    he was a wonderful player during his Valencia´s period, but I do not know what happened but he started to show sadness in his face and of course a very poor level.
    Saluti,
    http://saqueneutral.blogspot.com/
    (a blog about sport in English and Español

    RispondiElimina
  3. Non mi ricordavo che fosse stato pagato così tanto. Quell' anno ci sono state le megaspese per Zidane al Real e Buffon alla Juve per dire, ma anche Mendieta è stato pagato un botto. Proprio altri tempi comunque a vedere certe cifre. Effettivamente è stata una delusione con tutto il rispetto ed è stato un peccato. Certo altri tempi per il calcio mercato nostrano comunque.

    RispondiElimina