E' il tema caldo del momento, l'offerta del Manchester City per Ricardo Kakà è di quelle importanti, di quelle che farebbero pensare anche il club più titolato al mondo. Infatti, il Milan si è preso tempo per prendere la scelta migliore, lasciando il giocatore libero di trattare con la società rossonera. Un motivo di subbuglio per i tifosi rossoneri, i quali si sono mossi subito per far firmare una petizione per trattenerlo che trovate qui. Tuttavia, sembra che le speranze dei fan siano ancora vive, poiché pare che ci sia stato un litigio con il padre perché il giocatore non vuole Manchester. Ma è solo una consolazione a metà, perché con le dimissioni ufficiali di Ramòn Calderòn si riapre la pista Real Madrid, dove Florentino Peréz tornerà alla carica per il brasiliano con un'offerta pari a quella del City! Ci potrebbero essere ulteriori svolte nell'affare Kakà.>Intanto hanno parlato in molti, tra compagni e personaggi vicini al Milan. Seedorf pare essere il più obiettivo: "E' chiaro che il club inglese abbia voluto mandare un messaggio a tutto il mondo, vogliono diventare il club più forte al mondo nel minor tempo possibile. Per ogni giocatore questa è un'offerta difficile da valutare, è pesante. Lui è giovane, ma ormai sono 6-7 anni che gioca al Milan. Chissà cosa passa in questo momento nella sua testa. E' una decisione che spetta solamente a lui e alla sua famiglia. C'è un'offerta seria e tutti considereranno i pro e i contro della situazione". La situazione è stata descritta perfettamente dal giocatore olandese, mentre molto più preoccupato pare il connazionale Pato: "Se io fossi Kakà, non avrei dubbi: resterei al Milan che è la sua casa. Dovrà decidere con il cuore e con la testa, pensarci bene, ragionare. Io mi auguro che giochi ancora con me". Il giovane brasiliano vede in lui un mentore ed esempio da seguire, anche perché Kakà nutre un particolare affetto per lui come mostrato alla consegna del Fifa World Player 2008.
Molto più critici personaggi vicini all'ambiente rossonero. L'ex "Golden Boy" Gianni Rivera: "C'è da tenere conto anche del pensiero di Kakà, sarà sollecitato da una cifra proporzionata a quella dell'acquisto, quindi il Milan non è in grado di accontentare Kakà su questa base e finirà per dovere cedere ad un'offerta di questo livello. Kakà un pò di spinta indiretta la dà certamente, perchè la cifra che guadagnerà nei prossimi anni se andrà al Manchester City, al Milan neanche se la immagina. Se il Milan, poi, dovesse rifiutare questa offerta, Kakà andrebbe alla ricerca di un ingaggio non molto inferiore a quello offerto dal City e probabilmente il Milan in questo momento non è in grado di accontentarlo, perchè vorrebbe dire sforare tutti i parametri. Con la sua cessione la società potrebbe approfittare per sistemare la difesa e per prendere centrocampista in grado di dare sostegno all'attacco. La maxi-offerta per Kakà? E' la continuazione di un sistema che ormai si è impadronito del mondo occidentale: denaro e materialismo. Non si sa più cosa è accettabile e cosa non lo è. D'altra parte basta guardare le vicende del mondo. La cultura del denaro ha vinto su tutti. Giocatori insostituibili non esistono più". Quindi per la leggenda si tratta solamente di tempo perché tutto avvenga. Quello più inviperito pare Boban che è sbigottito all'idea che uno possa scegliere il Manchester City sul Milan e vorrebbe dire essere attaccati al denaro: "E' una grande delusione, il denaro vince sempre come ha detto Gianni Rivera. E' stata una storia fantastica ma sembra si sia incrinato un po' tutto: non è davvero bello. Avrei voluto che il Milan rifiutasse come ha fatto il Manchester United per Cristiano Ronaldo. Ora dove troveranno un altro Kakà? Se Kakà va via per soldi? Beh, per quale altra ragione uno come Kakà potrebbe lasciare il Milan per il Manchester City? Mi viene da ridere... non voglio dire che i soldi non siano importanti, perché lo sono, ma è chiaro che in questa storia giocano un ruolo decisivo. Io penso che per Kakà il denaro vale tanto, come è giusto che sia per tutti. Non è stato mai fermo nella sua volontà di rimanere al Milan e si è dimostrato attaccato al denaro: se non hai voglia di andare, nessuno ti obbligherà mai. Sarebbe bastato rispondere "Non mi interessa", ma se così non è stato vuol dire che i soldi contano molto anche per lui". Sarebbe giusto sentire delle dichiarazioni da parte del Milan e di Kakà stesso ora, visto il punto a cui siamo arrivati. Personalmente, con tutto il rispetto per il City, non posso ancora crederci che finisca lì".

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