Nessuno si aspettava una vittoria semplice, e la Juventus si è dovuta lottare la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, anche con un pizzico di fortuna nel finale. Il risultato per 4-3 ai rigori esprime alla perfezioni l'equilibrio totale visto in campo durante i 120' di gioco. I bianconeri hanno dominato il finale del secondo tempo, da quando è entrato Trezeguet c'è stata la scossa definitiva, che ha condizionato anche i supplementari - tutti pendenti da una sola parte.
Primo tempo molto tattico senza grandi stravolgimenti, poco spettacolo e nessuna occasione vera da gol. Dopo 20' De Ceglie deve abbandonare il campo per essere trasportato in ospedale, ma dopo le dovute verifiche è solamente una botta al torace e niente di serio. Nel secondo tempo la faccenda cambia e non ci si annoia più fino alla fine. A reagire per primo è il Napoli che vorrebbe segnare un gol per poi gestire risultato ed energie, con un Lavezzi scatenato appena può trovare un minimo di spazio. Spreca, però, la Juventus, con Del Piero che scivola a centroarea sul cross dalla sinistra di Marchionni. Cannavaro rischia l'autorete per colpa di un rimpallo in area di rigore, ma dopo è il Napoli a salire in cattedra. Mellberg deve fare gli straordinari su Gargano lanciato a rete e poi Hamsik inventa per Zalayeta che spreca spedendo sull'esterno della rete. Nel finale Bogliacino si divora un gol clamoroso, mentre a Trezeguet non viene convalidato per un fuorigoco sul passaggio di Del Piero - offside che non c'era.
Si va ai tempi supplementari dominati dalla Juventus caricata dall'energia di Trezeguet, ma Navarro si oppone bene. Poi, un'altra rete annullata, stavolta a Del Piero segna, ma Ayroldi non convalida per un mani del capitano bianconero prima della conclusione. Niente di fatto e si finisce ai rigori dove hanno sbagliato Nedved e Sissoko, ma i partenopei hanno fatto peggio, con gli sbagli di Lavezzi, Contini e Gargano ed è la Vecchia Signora a passare. Adesso ci sarà la semifinale con la Lazio. Psicologicamente è una bella soddisfazione, ma fisicamente entrambe le squadre hanno faticato molto ed accuseranno in campionato. Nessuna delle due, però, è apparsa in vera ripresa.
Primo tempo molto tattico senza grandi stravolgimenti, poco spettacolo e nessuna occasione vera da gol. Dopo 20' De Ceglie deve abbandonare il campo per essere trasportato in ospedale, ma dopo le dovute verifiche è solamente una botta al torace e niente di serio. Nel secondo tempo la faccenda cambia e non ci si annoia più fino alla fine. A reagire per primo è il Napoli che vorrebbe segnare un gol per poi gestire risultato ed energie, con un Lavezzi scatenato appena può trovare un minimo di spazio. Spreca, però, la Juventus, con Del Piero che scivola a centroarea sul cross dalla sinistra di Marchionni. Cannavaro rischia l'autorete per colpa di un rimpallo in area di rigore, ma dopo è il Napoli a salire in cattedra. Mellberg deve fare gli straordinari su Gargano lanciato a rete e poi Hamsik inventa per Zalayeta che spreca spedendo sull'esterno della rete. Nel finale Bogliacino si divora un gol clamoroso, mentre a Trezeguet non viene convalidato per un fuorigoco sul passaggio di Del Piero - offside che non c'era.
Si va ai tempi supplementari dominati dalla Juventus caricata dall'energia di Trezeguet, ma Navarro si oppone bene. Poi, un'altra rete annullata, stavolta a Del Piero segna, ma Ayroldi non convalida per un mani del capitano bianconero prima della conclusione. Niente di fatto e si finisce ai rigori dove hanno sbagliato Nedved e Sissoko, ma i partenopei hanno fatto peggio, con gli sbagli di Lavezzi, Contini e Gargano ed è la Vecchia Signora a passare. Adesso ci sarà la semifinale con la Lazio. Psicologicamente è una bella soddisfazione, ma fisicamente entrambe le squadre hanno faticato molto ed accuseranno in campionato. Nessuna delle due, però, è apparsa in vera ripresa.
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